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Tómba Brìon

(a pellicola)

San Vito d'Altivole

Volevo ritagliare l'azzurro del cielo | Carlo Scarpa

Tomba Brion, nota anche come Memoriale Brion, è un complesso funebre monumentale situato a San Vito, frazione di Altivole (TV). Patrimonio del FAI dal 2022, al suo interno sono sepolti i corpi dei coniugi Onorina Tomasin-Brion e Giuseppe Brion, Ninni Lazzari-Scarpa e Carlo Scarpa.

 

Nel 1969, Il progetto del complesso funerario monumentale venne commissionato all’architetto veneziano Carlo Scarpa dalla signora Onorina a seguito della morte del coniuge, nonché fondatore e proprietario della Brionvega, Giuseppe Brion.

 

Inizialmente, la famiglia Brion aveva acquistato un lotto di 68 metri quadrati adiacenti al cimitero di Altivole, in seguito fu aggiunto un "corridoio" di 25 metri con lo scopo di dividere lo spazio da quello del cimitero del paese, cosicché la superficie a disposizione diventò di 2400 metri quadrati, consentendo all’architetto Scarpa di ideare un progetto molto più articolato.

 

La sua costruzione ebbe inizio nel 1970 e richiese otto anni di lavoro, nel corso dei quali l’architetto apportò svariate modifiche, il tutto accompagnato da più di duemila disegni. Nel 1978 Carlo Scarpa muore in Giappone cadendo da una scala quando il complesso monumentale non era ancora concluso dunque, sarà il figlio Tobia a volere la tomba del padre all'interno del memoriale.

 

I lavori furono conclusi grazie ai bozzetti dell’architetto e Tomba Brion, simbolo dell'amore coniugale, continua ad essere percepita come un luogo di pace e meditazione, silenzio e bellezza aperto a tutti, in linea con i valori della famiglia Brion.

 

Nel 2018 Ennio Brion, figlio di Giuseppe e Onorina, ne commissionò il restauro all’architetto Guido Pietropoli, allievo di Carlo Scarpa, che aveva seguito i lavori di realizzazione dell'opera. I lavori di restauro conservativo, durati tre anni, sono stati possibili grazie ai disegni originali di Carlo Scarpa conservati presso il Centro Archivi di Architettura del Museo MAXXI.

 

Gli elementi più famosi di Tomba Brion sono i propilei, vale a dire il suo ingresso, l’arcosolio, ossia il ponte/arco/pensilina curva che copre i sarcofagi dei due coniugi che sono disposti inclinati uno verso l'altro, l’edicola (dei familiari), mentre a ovest si trova la cappellina (dei parenti), la cappella (o tempietto), collocata al centro di una vasca d'acqua nella quale sono collocate forme di calcestruzzo a gradini infine, il padiglione della meditazione, una sorta di scatola sospesa nell'aria e sull'acqua. 

 

 

 

 

Tomba Brion, also known as Memoriale Brion, is a monumental funeral complex located in San Vito, a hamlet of Altivole (TV). A FAI heritage site since 2022, the bodies of the spouses Onorina Tomasin-Brion and Giuseppe Brion, Ninni Lazzari-Scarpa and Carlo Scarpa are buried inside.

 

In 1969, the design of the monumental funeral complex was commissioned to the venetian architect Carlo Scarpa by Mrs. Onorina following the death of her spouse, as well as founder and owner of Brionvega, Giuseppe Brion.

 

Initially, the Brion family had purchased a 68 square meters lot adjacent to the Altivole cemetery, later a 25 meter "corridor" was added with the aim of dividing the space from that of the town cemetery, so that the available surface area became 2400 square meters, allowing the architect Scarpa to design a much more complex project.

 

Its construction began in 1970 and required eight years of work, during which the architect made several changes, all accompanied by more than two thousand drawings. In 1978 Carlo Scarpa died in Japan after falling from a ladder when the monumental complex was not yet completed, therefore, it was his son Tobia who wanted his father's tomb inside the memorial.

 

The works were completed thanks to the architect's sketches and Tomba Brion, a symbol of conjugal love, continues to be perceived as a place of peace and meditation, silence and beauty open to all, in line with the values ​​of the Brion family.

 

In 2018 Ennio Brion, son of Giuseppe and Onorina, commissioned its restoration to the architect Guido Pietropoli, a student of Carlo Scarpa, who had supervised the construction of the work. The conservative restoration works, which lasted three years, were possible thanks to the original drawings by Carlo Scarpa preserved at the Architecture Archives Centre of the MAXXI Museum.

 

The most famous elements of the Tomba Brion are the propilei, that is, its entrance, the arcosolio, that is, the curved bridge/arch/canopy that covers the sarcophagi of the two spouses who are arranged inclined towards each other, the (family) edicola, while to the west is the cappellina (of relatives), the cappella (or small temple), located in the center of a pool of water in which stepped concrete forms are placed, and finally, the meditation padiglione, a sort of box suspended in the air and over the water.

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